1903 |
Si iscrive all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino al Corso Preparatorio sotto la guida dei Maestri Giacomo Grosso e Paolo Gaidano |
1906 |
Ammesso al Corso Superiore di pittura sempre con Giacomo Grosso.
Premiato alla fine del terzo anno con: Medaglia d’oro, viaggio a Napoli e una borsa di studio che gli offre dal: |
1909 |
per altri tre anni, un corso di perfezionamento con proprio atelier personale nel palazzo dell’ Accademia Albertina, accanto a quello del Maestro Grosso. |
1911 |
Incaricato di riprodurre gli affreschi dei castelli medievali di Issogne e Fenils nelle Alpi piemontesi per l’Esposizione Internazionale Torino-Roma del 1911. |
1912 |
Espone per la prima volta alla Promotrice delle belle arti a Torino con il quadro “ La cicala”.
Alla fine dell’anno parte con il Maestro Giacomo Grosso per Buenos Aires. |
1913 |
A Buenos Aires apre un suo studio, col progetto di fermarsi almeno qualche anno e si afferma subito come ritrattista dell’alta borghesia . |
1914 |
Rientra in Italia, con il biglietto di andata e ritorno. A Buenos Aires, per l’anno a successivo, ha in programma la sua prima mostra personale. Per questa si dedica a preparare diverse vedute di paesaggi piemontesi. |
1915-1918 |
Al fronte nella Prima guerra mondiale è arruolato come soldato disegnatore con il compito di avvicinarsi di notte alle linee nemiche e rilevarne le postazioni belliche tramite rapidi schizzi da trasmettere ai comandi superiori .
La guerra non interrompe quindi la sua attività e nei momenti di tregua esegue serie di ritratti di generali, superiori, compagni d’armi; parecchi studi di paesaggi dei luoghi di guerra, quadri di fiori e miniature. |
1919-1921 |
Rientra dalla guerra e abbandona l’idea di ritornare a Buenos Aires .
Apre studio nel cuore di Torino in via Garibaldi angolo piazza Castello.
Dal 1°gennaio del 1920 è socio del Circolo degli Artisti, lo storico sodalizio artistico torinese con sede a Palazzo Graneri , a cui resterà legato tutta la vita .
Dipinge:
-ritratti (tra cui quelli dei Duchi di Bergamo, di Pistoia e delle Puglie).
-nature morte e quadri di fiori
-miniature su avorio
-interni di palazzi torinesi (Armeria Reale,Palazzo Chiablese ecc.)
Lunghi soggiorni per eseguire paesaggi in Cadore, Val d’Aosta e Portofino. |